Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti è al centro di un’ondata di polemiche dopo che è emerso che tre membri del team del Dipartimento dell’Efficienza di Governo (DOGE), legati a Elon Musk, hanno ottenuto accesso a sistemi di pagamento sensibili del Dipartimento del Tesoro. L’episodio ha scatenato una serie di cause legali, con diciannove stati che hanno citato in giudizio il DOGE per presunte violazioni delle normative sulla protezione dei dati personali. In particolare, l’attenzione si concentra su informazioni riservate come numeri di previdenza sociale e dettagli bancari di milioni di cittadini americani.
Secondo quanto riportato da fonti interne, il personale del Dipartimento del Lavoro sarebbe stato istruito a collaborare senza porre domande durante le ispezioni del team DOGE. «Ci hanno detto di fare tutto quello che chiedono, senza opporci né fare domande», si legge in una comunicazione interna citata dai sindacati. Questa direttiva ha sollevato forti preoccupazioni tra i dipendenti, che temono ripercussioni per eventuali resistenze o segnalazioni.
Il Dipartimento di Giustizia ha cercato di ridimensionare la questione, affermando che «non ci sono prove di illeciti» e invitando il tribunale a non emettere «un’ordinanza ampia e preventiva» basata su «speculazioni» sul possibile uso improprio dei dati. Tuttavia, le rassicurazioni non sembrano aver placato le preoccupazioni dei sindacati, che parlano apertamente di «violazioni multiple delle leggi», incluse quelle sulla tutela dei dipendenti pubblici e sulla gestione dei dati governativi.
Il Dipartimento del Lavoro ha recentemente multato SpaceX e Tesla per questioni legate alla sicurezza dei lavoratori. Entrambe le aziende sono direttamente collegate a Musk, la cui crescente influenza nelle istituzioni federali non è vista di buon grado, considerato il grande potere economico dell’imprenditore, che ora ha assunto anche un ruolo governativo.
Intanto, il dibattito si sposta anche sul piano politico. La sentenza attesa nei prossimi giorni potrebbe ridefinire i confini dell’accesso ai dati sensibili da parte di entità esterne e stabilire un precedente significativo per la protezione della privacy dei cittadini americani.
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