È atteso nella giornata di oggi il decreto presidenziale con il quale Donald Trump vorrà dare seguito all’annuncio di domenica circa l’introduzione di una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio. L’annuncio è arrivato mentre Trump si trovava a bordo dell’Air Force One, di ritorno dal Super Bowl. Le nuove tariffe si applicheranno a «tutti», inclusi stretti alleati come Canada e Messico.
«Qualsiasi acciaio che entra negli Stati Uniti avrà una tariffa del 25%», ha dichiarato Trump. «Anche l’alluminio». Questa decisione non solo rafforza le politiche protezionistiche già adottate, ma estende anche le tariffe a una gamma più ampia di prodotti e Paesi, segnando un notevole inasprimento delle restrizioni commerciali americane.
La decisione di imporre tariffe arriva dopo una serie di minacce commerciali che il Presidente ha continuato ad esternare fin dalla sua elezione. Dall’inizio del suo mandato, Trump ha già applicato una tariffa aggiuntiva del 10% su tutti i prodotti provenienti dalla Cina e ha rischiato di imporre pesanti tariffe anche su Canada e Messico, che avrebbero riportato le tariffe americane ai livelli degli anni ’40. Ora, Trump estende questa politica anche a Paesi europei, Taiwan e altri governi, oltre a settori critici come quello dei semiconduttori e dei farmaceutici.
Le nuove tariffe influenzeranno alcune delle più grandi economie e partner commerciali degli Stati Uniti. Ad esempio, il Canada è il maggior fornitore di acciaio per gli Stati Uniti, seguito da Paesi come Brasile, Messico, Corea del Sud e Vietnam. Questi Paesi si trovano ora a dover navigare le complicazioni di un regime tariffario che potrebbe gravemente impattare le loro esportazioni verso gli Stati Uniti.
Le ripercussioni di queste politiche non sono limitate al solo aumento dei costi per i produttori e consumatori americani, ma potrebbero anche incitare a rappresaglie da parte di altri Stati, scatenando potenziali guerre commerciali. Tali misure, infatti, violerebbero gli impegni presi dagli Stati Uniti nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, sollevando questioni legali e diplomatiche di non poco conto. Le tariffe reciproche, come sottolineato da Trump, saranno dettagliate in una conferenza stampa prevista per martedì o mercoledì, con un’entrata in vigore quasi immediata.
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