Conversazione tra il Maestro Riccardo Frizza e Fred Plotkin

Il United Palace Theater a New York ha ospitato una conversazione intensa e aperta tra il maestro Riccardo Frizza, direttore musicale e artistico del Donizetti Opera Festival e lo storico dell’opera americano Fred Plotkin.  divulgatore tra i più autorevoli nel panorama lirico americano. L’incontro, intitolato Behind the Baton: Insights from a Maestro, è stato organizzato dalla Musicians Foundation, la più antica organizzazione statunitense dedicata a sostenere i musicisti e le loro famiglie, in collaborazione con il United Palace of Cultural Arts.

L’iniziativa si inserisce nel contesto della stagione del Metropolitan Opera, in cui Frizza dirige attualmente la produzione de La Sonnambula di Vincenzo Bellini.

Durante circa sessanta minuti di dialogo, seguiti da una sessione di trenta minuti a domande e risposte con il pubblico, Frizza ha raccontato il proprio metodo, la relazione con l’orchestra e i cantanti, e l’idea che per lui sta al centro della direzione musicale: ascoltare prima di dirigere, saper leggere il silenzio così come la nota. Il maestro, recentemente nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella, ha offerto una riflessione a tutto campo sul mestiere del direttore d’orchestra, parlando del gesto, dell’ascolto e della responsabilità dell’interpretazione. Nel corso della serata, ha raccontato anche le sfide artistiche che lo attendono con produzioni e concerti al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro San Carlo di Napoli, all’ABAO Bilbao Opera, al Royal Ballet and Opera di Londra e nuovamente al Metropolitan Opera.

Plotkin, ha guidato la conversazione insistendo su un punto cruciale: «nothing is comparable to live opera». Ha sottolineato come lo scambio che avviene sul palco — tra il vibrato di una voce, l’orchestra  e lo  spettatore — sia la vera essenza del melodramma. Autore del celebre volume Opera 101: A Complete Guide to Learning and Loving Opera — il testo introduttivo sull’opera più venduto negli Stati Uniti — ha saputo intrecciare aneddoti e domande capaci di rivelare la dimensione più umana del mestiere di Frizza.

La platea ha risposto con curiosità e partecipazione, ponendo domande sul rapporto tra tradizione e innovazione, sugli spazi dell’esecuzione dal vivo e sul futuro dell’opera in un mondo sempre più digitale.

Per la Musicians Foundation, l’iniziativa conferma l’impegno a stimolare non solo l’ascolto passivo, ma la partecipazione e la riflessione, valorizzando l’importanza della condivisione.

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